Sicilia in bicicletta
Ideale per: Ragazzi-Gruppi Tipologia: Impegnativo Mezzi: Misto Giorni: 6 Province: Catania;Siracusa Città: Sortino;Siracusa;Avola;Noto;PachinoDescrizione
La Sicilia in bici? Ci avevate mai pensato? L'antico regno di Trinacria, è la regione più grande d'Italia e, per le caratteristiche morfologiche del suo territorio, i suoi spazi immensi, le montagne, le colline e le lussureggianti strade costiere, si presta benissimo ad essere esplorato in sella ad una bicicletta. L'itinerario che vi proponiamo inizia all'aeroporto di Catania che si può facilmente raggiungere da qualunque parte d'Italia e prosegue verso sud, alternando facili giornate lungo la costa a tappe più impegnative nel centro della Sicilia per scoprire i tesori culturali, storici e naturalistici di questa magica terra.
Da Catania raggiungeremo il lago di Lentini nell'entroterra fino a percorrere la Valle dell'Anapo nella Riserva Naturale Orientata Pantalica.
Da qui lentamente, come solo in bicicletta o a piedi si può fare, torneremo sulla costa per visitare la città di Siracusa. Dal bellissimo capoluogo continueremo il nostro viaggio in bici fino alla Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile e poi verso la città del vino "nero" di Avola e l'avamposto barocco di Noto.
Costeggiando la Riserva Naturale di Vendicari, fra un tuffo ed un altro, ci ritroveremo nella cittadina dei pomodorini, Pachino.
Il nostro tour della Sicilia in bicicletta non si fermerà qui: Portopalo di Capo Passero ci attende.
Giorno 1
Aeroporto di Catania - Sortino: 64 km
La prima tappa partirà dall'aeroporto di Catania seguendo la SP114. Questo primo tratto è un po' trafficato ma presto ci si lascerà il caos di Catania alle spalle per immergersi completamente nella natura.
Si pedala in pianura per i primi 16 km di strada fino al bivio verso l'entroterra ed il lago artificiale di Lentini.
Conosciuto dai viaggiatori già nella prima metà del 1800, la nascita del lago di Lentini è avvolta nel mistero: una leggenda afferma che sia stato creato dai Templari, un'altra lo lega alla figura mitologica di Ercole... forse grazie anche all'aura mistica del lago, raggiungerlo in bicicletta è davvero emozionante.
Pedalando lungo le coste, sulla SS385, è possibile avvistare qualche esemplare di uccello stanziale o migratorio come garzette ed aironi, intenti a pescare sulle acque placide. Continuiamo il nostro itinerario in bici sulla strada provinciale 16 fino a Carlentini dove si potrà fare rifornimento di acqua e cibarie per poi proseguire per le campagne coltivate fino al paese di Sortino, arrivando a destinazione dopo circa 64 km.
La specialità gastronomica di Sortino è il "pizzolo" che si può trovare in qualsiasi pizzeria ed è assolutamente da assaggiare, magari fra una visita e l'altra alle numerose chiese del paese.
Giorno 2
Sortino - Pantalica - Sortino: 59 km
Con una sosta di una giornata in più a Sortino ci si potrà dedicare alla visita della Riserva Naturale di Pantalica e della Valle dell'Anapo dove, oltre alla ricca ed interessante biodiversità presente, si potranno visitare antiche chiese rupestri bizantine ed ammirare l'alveare d'Italia ossia la più grande necropoli d'Europa scavata nella roccia.
Questo incredibile complesso roccioso conta più di 5000 tombe costruite a strapiombo sul fiume Anapo. In questo luogo antico, la natura della Sicilia si manifesta in tutto il suo splendore regalando scorci indimenticabili.
Chi è appassionato di fauna, potrà cercare di scorgere in cielo l'elegante volo di un rapace, magari di un Falco Pellegrino, o catturare con lo sguardo i rapidi movimenti di un coniglio fra i cespugli. Nelle acque dei torrenti della Valle dell'Anapo vive anche la rarissima trota siciliana, ma purtroppo è molto difficile da osservare.
La strada per tornare a Sortino dalla riserva è la stessa dell'andata, la SP10 fino a qualche chilometro dopo Ferla e la SP29 fino a destinazione.
Da Ferla è semplice visitare il villaggio bizantino di San Micidario e l'Anaktoron, un edificio megalitico risalente al XII secolo a. C.
Giorno 3
Sortino - Siracusa: 35 km
Il terzo giorno di viaggio in bici per la Sicilia si lascia Sortino alle spalle per continuare, lungo strade secondarie che costeggiano la SP54 e la SP28, fino a Floridia e poi Siracusa raggiungibile in 35 km.
Siracusa è una delle città più belle della Sicilia e, visitarla in bicicletta, è un vero piacere. L'isola di Ortigia è costellata di edifici antichi ed architetture incredibili.
Patrimonio dell'Umanità insieme alle necropoli di Pantalica, a Siracusa c'è davvero molto da vedere. L'Orecchio di Dionisio è certamente una delle attrattive più conosciute della città, ma anche il Duomo e la Chiesa di Santa Lucia alla Badia attirano molti visitatori.
Il luogo più suggestivo è forse però il Teatro Greco che in tutta la sua maestosità accoglie i visitatori in un ambiente davvero unico, quasi come intraprendere un viaggio nel tempo.
Con un giorno di visita in più si può dedicare un po' di tempo anche agli altri monumenti di Siracusa come l'Anfiteatro Romano, gli antichi palazzi che colorano la città ed il Castello Maniace, prolungamento della città sull'acqua.
Giorno 4
Siracusa - Cavagrande del Cassibile - Avola: 43 km
Quarto giorno in sella alla bicicletta ed è giunto il momento di salutare anche Siracusa. Si segue verso sud la SS115 che raggiunge Porto Arenella e continua costeggiando il mare. Questa è una zona con spiagge bellissime e poco frequentate, quindi si può cogliere la palla al balzo ed approfittare dei luoghi meravigliosi per un bel tuffo in mare... Fontane Bianche potrebbe essere una meta ideale.
Dalla località si prosegue in bicicletta fino a Gallina nei dintorni del quale si imbocca la strada a tornanti che porta all'ingresso della Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile a quota 500 metri circa di altitudine.
Si sale per 6 km faticando sotto il sole, ma lo sforzo viene pienamente ricompensato una volta giunti in cima e poter godere dello splendido panorama sul litorale, su Avola e sul canyon della riserva è il giusto premio della giornata. Senza dimenticare il costume da bagno sulla bici, si cammina in direzione del canyon, verso il centro della terra, fino a ritrovarsi in prossimità di invitanti piscine d'acqua naturali.
Per riprendere l'itinerario bisogna percorrere a ritroso la salita e, una volta nelle vicinanze di Gallina, deviare verso Avola, i vini rossi della cittadina aspettano di essere degustati!
Il monumento più importante ed interessante di Avola è il "Dolmen", scoperto nel 1961 e situato in contrada Borgellusa.
Giorno 5
Avola - Noto - Lido di Noto: 39 km
Noto, la bella città tardo barocca dell'entroterra siciliano dista solo una decina di chilometri da Avola ed è raggiungibile in meno di un'ora.
Purtroppo è una strada molto trafficata e per nulla divertente da percorrere in bicicletta.
Una volta giunti a Noto, una visita della città e poi di Noto Antica è doverosa. Tutelata dall'UNESCO, Noto vanta una bella Cattedrale barocca intitolata a San Nicolò, numerose chiese, alcune delle quali davvero meritevoli come quella di San Domenico o la Chiesa del Santissimo Crocifisso, palazzi di epoca tarda barocca, il Palazzo Ducezio che è anche sede del comune e la Porta Reale.
Se si ha tempo a disposizione sarebbe davvero interessante fermarsi una notte in città per poter visitare tutte le attrattive con calma.
Noto Antica, rasa al suolo dal terremoto del 1693, si trova a 9,5 km dall'abitato della città nuova e, per raggiungerla, basta seguire la SP64 che si inerpica verso l'entroterra fino al cuore del vecchio e quasi dimenticato centro urbano.
A Noto Antica poco è rimasto dell'antico splendore della città. I visitatori si devono accontentare di alcune necropoli, una necropoli ebraica conosciuta con il nome di Grotta del Carciofo e poco altro fra cui i resti della cinta muraria del castello.
Nel pomeriggio si può scendere in direzione del mare per alloggiare al Lido di Noto dove ci sono molte strutture a disposizione dei viaggiatori e dove il rumore del mare vi rilasserà dopo una giornata passata a scoprire la Sicilia in bicicletta.
Giorno 6
Lido di Noto - Riserva naturale di Vendicari - Portopalo di Capopassero: 30 km
Lungo strade secondarie o direttamente seguendo la SP19, il nostro viaggio sulla costa orientale della Sicilia è giunto all'ultima tappa che ci porterà a scoprire l'Isola di Capo Passero.
Dopo solo 10 km di strada da Lido di Noto si inizia a costeggiare la Riserva Naturale di Vendicari, il luogo ideale per fare birdwatching. Una piccola deviazione ci conduce all'interno del parco dove, soprattutto in primavera ed estate, si possono davvero trascorrere ore intere ad osservare volatili diversi l'uno dall'altro con binocolo o teleobiettivo.
La statale SP19 termina al paese di Pachino dove, con un po' di attenzione, si possono trovare le indicazioni per Portopalo di Capopassero.
L'isola di Capo Passero, un tempo unita alla terraferma da un istmo di sabbia, è ancora raggiungibile a piedi camminando nell'acqua.
In questo punto della costa noterete anche uno strano fenomeno: in prossimità dell'isola le onde provenienti da sud si scontrano con quelle da nord dando vita ad una sorta di triangolo d'acqua.
La lunga spiaggia sabbiosa è l'ideale per una passeggiata e, dopo tutta la fatica per arrivare fin qui, un po' di relax è proprio quello che ci vuole per concludere in bellezza questo itinerario in bicicletta nella splendida Sicilia Orientale.